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Il prestito per dipendenti pubblici e statali è in tutto e per tutti simile a quello che esiste per lavoratori autonomi o dipendenti privati. Chiaramente la solidità di un contratto pubblico o statale è maggiore rispetto a quella di una partita IVA o di un lavoratore privato. Quindi ci sono diversi fattori da considerare. Vediamoli insieme.
Prestito dipendenti pubblici e statali: perché sono agevolati?
Molto spesso il mondo dei prestiti e dei finanziamenti, così come quello delle locazioni o di altre grandi transazioni tende ad essere sbilanciato in favore di chi ha una “busta paga fissa e garantita” come quella che proviene direttamente dalle casse statali.
Questo significa che il mondo dei prestiti riservati a dipendenti pubblici e statali si mostra decisamente più favorevole a concedere erogazioni rapide e senza troppi controlli sulle garanzie. Vediamo come funzionano e in cosa si differenziano da altre forme di prestito.
La cessione del quinto
Il prestito per dipendenti pubblici e statali per eccellenza è la cessione del quinto. Una formula per la quale la rata viene detratta direttamente dallo stipendio. Questo significa che ad erogare la somma mensile sarà il datore di lavoro che trattiene la parte destinata alla restituzione.
Si tratta di una formula comoda ed elastica che non richiede di giustificare la cifra richiesta e che è coperta da una serie di garanzie anche legislative. Per tali ragioni i dipendenti pubblici e statali hanno a disposizione la piattaforma NoiPa, un gestionale virtuale sul quale possono sempre verificare le buste paga, le condizioni contrattuali e richiedere prestiti agevolati.
Tassi agevolati e altri benefici
Non solo. La condizione di lavoratore pubblico e statale permette di accedere alla cessione del quinto a tassi agevolati e di sottoscrivere la polizza obbligatoria a cifre molto convenienti. Ciò non toglie che ogni richiedente possa proporre una compagnia assicurativa di preferenza personale che presenta garanzie e condizioni più comode anche da un punto di vista economico.
Ti abbiamo parlato di questo prestito per diversi motivi:
- è garantito e consente alle finanziarie di proporre un tasso agevolato che oscilla sul 3% e che è inferiore rispetto al 4,45% medio richiesto per altre formule di finanziamento.
- L’erogazione del prestito avviene in tempi ultra rapidi anche in fase di controllo
- Il tutto può avviene attraverso il portale NoiPa destinato a tutti i lavoratori pubblici e statali.
Le garanzie e i requisiti di accesso
Per l’esattezza la cessione del quinto, prestito per dipendenti pubblici e statali per eccellenza, è normato dal DPR 180/50 con il quale si concede l’accesso a lavoratori e pensionati, iscritti al Fondo di Credito o con almeno 4 anni di contributi già versati.
Quando serve il TFR come garanzia?
Oltre alla polizza assicurativa il dipendente pubblico da la garanzia del proprio TFR, soprattutto per prestiti ad importo elevato e in base alla percentuale di rischio di licenziamento.
Questo può essere richiesto in base ad una serie di fattori tra cui:
- età,
- sussistenza di altri prestiti in corso
- o precedenti problemi con altri istituti di credito per i quali vi siano state segnalazioni al CRIF.
In caso di decesso o perdita dell’impiego l’istituto tratterrà il TFR nella somma corrispondente a quanto dovuto tra capitale e interessi. Se il TFR non dovesse coprire il debito residuo questo verrà coperto dalla compagnia assicurativa.
Sul portale NoiPa, inoltre, sono sempre indicati innumerevoli incentivi e benefici per tutte le altre forme di prestito come, ad esempio:
- quando si deve richiedere un mutuo casa,
- finanziamenti lampo per spese improvvise come cure mediche, viaggi di studio e altre situazioni simili
Il self service piccolo prestito
Il self-service piccolo prestito è un servizio che permette di chiedere una piccola somma all’INPS attraverso l’accredito dell’importo direttamente sul conto corrente. Questo comporta l’applicazione della trattenuta sul cedolino dello stipendio in modo completamente semplificato.
Grazie alle funzionalità messe a disposizione online il dipendente pubblico deposita la richiesta via web senza doversi recare presso gli uffici INPS. Grazie alla piattaforma è possibile:
- effettuare simulazioni preventive con varie opzioni legate a rate, importi e durate a seconda delle esigenze.
- depositare la domanda di piccolo prestito attraverso un modulo pre-compilato che trae informazioni dai sistemi informativi rispetto alla condizione stipendiale.
- controllare lo stato di avanzamento della pratica visualizzandone gli esiti e il tipo di accettazione.
Grazie all’approvazione di INPS le procedure di accredito avvengono in modo del tutto automatico tramite NoiPa e, quindi, l’importo del prestito viene erogato direttamente sul conto corrente indicato dal richiedente già collegato.
Come accedere al servizio
Il self service piccolo prestito è accessibile in qualsiasi momento per tutti gli amministrati gestiti dal sistema innovativo NoiPa. È reperibile alla sezione “self service” dell’area riservata alla quale si può accedere in diverse modalità.
Per l’accesso occorre essere in possesso delle credenziali di accesso al portale, ovvero codice fiscale e password oppure pin della Carta Nazionale dei Servizi. Con l’accesso tramite codice fiscale verrà richiesto anche il PIN amministrato da inserire per la convalida delle operazioni che verranno effettuate. Infine per la richiesta del piccolo prestito occorrerà disporre del conto corrente bancario o postale sul quale viene mensilmente depositato lo stipendio.
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