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Prestiti dipendenti privati: requisiti e documenti

I prestiti per dipendenti privati sono particolari forme di finanziamento destinate a chi ha una busta paga e un datore di lavoro privato. Questa categoria di prestiti è generalmente molto rapida per quel che riguarda i tempi di istruttoria e di erogazione della somma richiesta. Esistono però precisi requisiti e documenti da consegnare presso l’Istituto designato per il prestito. Ecco tutto quello che devi sapere.

Cosa sono i prestiti per dipendenti privati?

I prestiti per dipendenti privati sono destinati a lavoratori con contratto a tempo indeterminato che possono avere accesso a diverse soluzioni di finanziamento. Quindi non parliamo di un solo tipo di prestito ma di varie opzioni praticabili grazie al requisito fondamentale che è il possesso della busta paga.

La cessione del quinto per dipendenti privati

Tra le varie opzioni esistenti di prestito per dipendenti privati il più sicuro e snello è sicuramente la cessione del quinto. Questo finanziamento rientra tra i prestiti non finalizzati per i quali è possibile ottenere cifre anche piuttosto consistenti con un piano di ammortamento della durata massima di 120 mesi. 

Il prelievo della rata, che avverrà automaticamente dalla busta paga, non potrà superare un quinto del netto percepito come stipendio e prevede la stipula di una polizza. Questa assicurazione coprirà le insolvenze in caso di perdita del posto di lavoro, grave infortunio o decesso. 

La cessione del quinto è un prestito personale stabilito dal Codice Civile all’articolo 1260 ma anche dal DPR 180 del 1950, dal regolamento attuativo 895 del 1950 e dalle leggi 311/2005 e 80/2005. Queste ultime integrano la disciplina estendendo il diritto a richiedere il prestito tramite cessione del quinto per dipendenti di aziende private.

Cessione del quinto: limiti e i requisiti

Chiaramente ci sono dei limiti da considerare. Per esempio l’anzianità sul posto di lavoro che deve essere di almeno sei mesi per assicurare all’istituto di credito che la situazione lavorativa sia stabile. Inoltre la banca potrebbe richiedere precisi requisiti aziendali che ne attestino la solidità della stessa. 

Ai normali requisiti si aggiungono anche quelli che garantiscano la restituzione del prestito. Infatti, in alcuni casi, viene concesso anche a contratti a tempo determinato a patto che questo abbia una durata superiore alla durata del prestito. Ne consegue che la cessione del quinto viene concessa a dipendenti privati a tempo determinato per cifre inferiori. 

Per richiedere il prestito con cessione del quinto è necessario:

  • età minima di 18 anni,
  • residenza in Italia
  • la busta paga e il Certificato di Stipendio o Attestazione di servizio.
  • la Certificazione Unica,
  • il codice fiscale e il documento di identità

Prestiti per dipendenti privati precari

Per chi fosse un lavoratore precario il prestito potrebbe essere concesso su garanzia, ovvero nominando un garante che si faccia carico della somma insoluta. È doveroso precisare che la Cessione del Quinto è un prestito non finalizzato che non richiede garanzie se non quella della busta paga e della polizza. 

In assenza di tali garanzie o requisiti sarà necessario rivolgere la nostra attenzione altrove, ovvero al mondo dei prestiti finalizzati e non finalizzati pensati per chi dispone di garanzie minori. 

In questo caso sarà fondamentale possedere un passato creditizio privo di segnalazioni come cattivo pagatore. Nel caso in cui il richiedente abbia avuto problemi finanziari una serie di istituti concedono prestiti ma richiedendo pur sempre la firma di un garante o l’ipoteca di un bene di egual valore alla somma richiesta in prestito. 

Come scegliere il prestito: consigli utili

Ai fini della decisione finale raccomandiamo di selezionare l’opzione più conveniente considerando taeg e tan, i valori che determinano a quanto ammonterà il prestito e, quindi, quanto costerà realmente a chi ne fa richiesta. Le condizioni contrattuali, i costi addebitati e le modalità di rimborso previste sul piano di ammortamento devono essere sempre trasmesse con la massima trasparenza dall’istituto a cui ci rivolgiamo.